Nell'anno delle celebrazioni canovianeFabio Zonta offre dei ritratti fotografici delle sculture presenti nel Museo di Asolo ed in altre importanti collezioni in una nuova luce affascinante ed originale.
“Come nani sulle spalle dei giganti, oggi come ieri, chiediamo alla fotografia di farci afferrare il segreto della creazione di tanta bellezza, una fotografia che da strumento passivo deve sempre divenire agente attivo, specchio, lente di osservazione privilegiata. Se tesa nell’anelito di dare vita ad una nuova interpretazione delle sculture del maestro di Possagno, essa può aiutarci suggere il misterioso nettare che scorre sotto quelle superfici di pietra e di gesso, respirarne l’essenza, carpirne il mistero, inebriandoci.” Barbara Guidi
“L’intimità, il dolore, la solennità dei ritratti o la monumentalità degli eroi, nelle immagini che Zonta analizza e costruisce si consegnano così allo sguardo completamente trasfigurati: acquisiscono nuova forma quali inedite architetture di luce e sentimento universali.” Paola Bonifacio
Originario di Bassano del Grappa, Zonta inizia a fotografare le sculture di Canova agli inizi della sua carriera, nel 1975. Il suo percorso professionale lo porta poi a Milano, nell’agenzia di Alfredo Pratelli, dove si occupa per molti anni di still-life oltre che di architettura e design.
