Le calamità naturali abbattutesi sulle montagne venete tra il 27 e il 30 ottobre 2018 e raccolte sotto il nome di “Tempesta Vaia” hanno pesantemente ferito il territorio.
A distanza di oltre tre anni, i segni del passaggio della violenta perturbazione sono ancora ben visibili, con montagne e valli in alcuni tratti praticamente irriconoscibili. Si stima che la tempesta abbia danneggiato più di quaranta mila ettari di superficie boschiva delle Alpi orientali.
Il numero degli alberi schiantati, per lo più abete rosso, si avvicina ai quattordici milioni. Ci vorrà molto tempo per curare le ferite della montagna. Le immagini delle devastazioni ricordano, nella loro drammatica evidenza, per sorprendenti somiglianze, i luoghi della montagna veneta diventati scenari di guerra e devastati cent’anni prima dalla furia distruttiva dei combattimenti.
Il comune di Feltre, pesantemente colpito dalla tempesta, ha lanciato un concorso artistico letterario rivolto alle scuole elementari e medie della provincia sul tema della distruzione causata dalla prima guerra mondiale e da eventi meteorologici straordinari.
Si propone come occasione di riflessione storica per immagini e parole, favorendo una cultura della condivisione e della pace, e una diffusa coscienza ambientale.
Gli elaborati grafici presentati vengono esposti nell’ambito della mostra fotografica allestita al Fondaco delle Biade.
