L’acqua è vita e fonte di vita. L’umanità non esisterebbe senza l’acqua. La sua assenza è morte. Ogni vita viene protetta fin dal concepimento nel liquido amniotico. Circa il 65% del nostro corpo è composto d’acqua. Dovrebbe essere insito nella natura umana proteggere il valore e la bellezza dell’acqua.
È compito delle istituzioni ricordare le conseguenze dell’inquinamento e del cambiamento climatico (inondazioni, siccità, desertificazione, contaminazione con sostanze nocive, inquinamento da plastica…) per fare appello al nostro senso civico, alle piccole e grandi azioni che ognuno può compiere.
Il percorso offrirà ai visitatori riflessioni creative e coinvolgenti sul valore dell’acqua a cominciare dalle due immagini di apertura contrastanti che sottolineano la dicotomia dell’acqua quale forza creatrice, ma anche distruttrice, in ricordo della tempesta Vaia che ha colpito il nostro territorio nel 2018.
Il visitatore, addentrandosi negli spazi delle Antiche prigioni, s’immergerà nel legame indissolubile tra l’umanità e l’acqua attraverso l’interazione con pannelli luminosi, immagini, video, luci e suoni che riproducono le voci dell’acqua.
Tutte le foto e i video sono realizzati appositamente per questo percorso di visita con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, un sistema innovativo che permette di generare immagini uniche in esclusiva.
