"Io ero, sono, sarò" Mostra fotografica per celebrare la vita.
La mostra sarà composta da 50 fotografie e accompagnata da un catalogo che conterrà tutti gli scatti realizzati, corredati dalle rispettive storie e da una serie di interventi scientifici e istituzionali.
"Io ero, sono, sarò": prima, durante e dopo la malattia.
Misurarsi con il dolore non è facile, ma è stato proprio attraverso il confronto con le donne che il progetto ha preso forma strada facendo. Chi ha deciso di partecipare al progetto lo ha fatto per celebrare la vita. E di questo parliamo: della vita.
Silvia Amodio, autrice della mostra ha pensato di utilizzare un velo come filo conduttore, un vezzo tipicamente femminile visto che la parte colpita, il seno, è simbolo di femminilità. Questo tessuto ha consentito di “giocare” sul set con le mie modelle e (s)velare non solo le parti del corpo colpite dal male, ma anche le cicatrici profonde e non sempre visibili.
Ogni volta deve inventare un modello diverso in accordo con i desideri della signora ritratta in quel momento, ciascuna con il proprio percorso e con un diverso rapporto con un corpo ferito.
Questo straordinario lavoro di Silvia stempera e rende anche un argomento come il tema del tumore al seno una carrellata di bellezze femminili rese ancor più consapevoli e profonde.
Ogni corpo, ogni volto, ogni sguardo raccontano la meraviglia di una storia irripetibile. In queste splendide donne sta il racconto di gioia e dolore di ogni singolo tragitto umano. Fonte: Iat Bardolino