Da Sesto, in Pusteria, l'Alta Via delle Dolomiti n. 5 approda a Pieve di Cadore percorrendo i cento chilometri che separano le due cittadine, nel segno di Tiziano. L'itinerario è dedicato, infatti, al pittore rinascimentale, celebre figlio del Cadore.
Per un buon escursionista il percorso di base si svolge, per quanto riguarda soprattutto la Croda dei Tòni e l'Antelao, su sentieri non particolarmente faticosi e sempre attrezzati, mentre è più impegnativo sulle Marmaròle, gruppo montuoso che per la vicinanza con vette più conosciute e per la carenza dei punti di appoggio, è ancor oggi considerato un luogo selvaggio e decisamente affascinante.
Attraverso i ghiaioni della Croda dei Toni, si arriva al rifugio Giosuè Carducci e si può proseguire, per un tratto estremamente semplice fino alla cittadina di Auronzo di Cadore.
Grandiosi i panorami sulle Dolomiti orientali orientali oltre la Val d'Ansièi su Popèra, Cadìni e sulle Tre Cime di Lavaredo mentre si prosegue, con la IV^ tappa, sul versante Nord delle Marmarole verso il bivacco “Rifugio Tiziano”.
Dal Rifugio Galassi poi è possibile raggiungere la vetta dell'Antelao (3264 metri), tenendo presente che l'ascensione, oltre ad essere “alpinistica”, richiede, fra salita e discesa, un'intera giornata. Proprio nella zona del massiccio dell'Antelao, l'Alta Via n.5 interseca l'Alta Via n. 4 e prosegue con lo stesso percorso fino a Pieve di Cadore e al Lago del Centro Cadore, il secondo lago per ampiezza della regione. Vale la pena di trascorrere un breve soggiorno nel paese che ha dato i natali a Tiziano cui oggi si può ammirare la casa natale e il dipinto "La Madonna con bambino" conservato nella Chiesa di Santa Maria Nascente.
Sono previste diverse varianti e ascensioni dal percorso base, come l’ascensione alla vetta dell’Antelao, con difficoltà alpinistiche e che richiedono esperienza o accompagnamento di una guida alpina.