Riso del Delta del Po IGP



Riso del Delta del Po IGP

Pochi decenni dopo la diffusione del riso nella pianura Padana (1450) compaiono le prime documentazioni sulla presenza di coltivazioni in Polesine, in particolare nel territorio del Delta del Po: questa coltura era infatti strettamente legata alla bonifica.

La coltivazione del riso diveniva perciò importante per accelerare il processo di utilizzazione dei terreni salsi da destinare poi alla rotazione colturale, come viene testimoniato da una legge della Repubblica Veneta del 1594 che proibisce la concessione dell'acqua a questa coltura e da' la possibilità di coltivare il riso solo «per valli ed altri luochi sottoposti alle acque, stimati impossibili di asciugarli in tutto e di rendersi ad alcuna cultura». Verso la fine del 1700 alcuni patrizi veneziani iniziarono con metodi sistematici la coltivazione del riso nei territori appena bonificati in provincia di Rovigo, ma nell'800 saranno soprattutto i nuovi proprietari borghesi a diffondere su larga scala questa coltura.

L'area tipica per l'ottenimento del "Riso del Delta del Po" si estende sul cono orientale estremo della pianura padana fra le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, nei territori formati dai detriti e riporti del fiume Po nonche' dalle successive opere di trasformazione fondiaria che ne hanno reso possibile la coltivazione.

Nel Veneto, il Riso del Delta del Po viene coltivato nel territorio dei seguenti comuni della provincia di Rovigo: Ariano Polesine, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo. L'indicazione "Riso del Delta del Po" designa esclusivamente il frutto del riso appartenente al tipo Japonica, gruppo Superfino nelle varieta' Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio.

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