La tradizione di un territorio

Formaggio Grana Padano DOP



Formaggio Grana Padano DOP

Il metodo di lavorazione del latte per ottenere questo formaggio ha origini attorno all'anno Mille, quando i monaci Cistercensi e Benedettini avviarono un'importante opera di bonifica e disboscamento della pianura padana, migliorando le condizioni di vita della valle del Po e dando un nuovo impulso all'agricoltura della zona e all'allevamento, anche di bovini.

L'aumentata disponibilità di latte sollecitò i frati a migliorare la tecnica di produzione del formaggio, per favorirne la conservazione ottimale. La soluzione innovativa fu quella di utilizzare il calore per favorire lo spurgo della cagliata, ottenendo un cacio più consistente e di più lunga durata.

Il cosiddetto "grana", così battezzato per l'evidente granulosità della pasta, conquistò subito il favore delle mense più ricche e divenne in breve il formaggio da grattugia per eccellenza in tutto il settentrione d'Italia, generando una gara tra zone di produzione che ha contribuito alla continua crescita qualitativa del prodotto, oggi uno dei più "copiati" al mondo.

Così, dall'iniziale zona compresa fra il Po, il Ticino e l'Adda, lo storico "Piasentin" approdò ad altri caseifici localizzati nella pianura padana. Qui l'allevamento del bestiame anche oggi trova condizioni eccellenti nei terreni fertili e nel clima propizio, freddo e piovoso d'inverno e caldo d'estate.

Questo formaggio semigrasso, a pasta dura, cotta e a lenta maturazione, viene prodotto con latte di vacca proveniente da due mungiture giornaliere, riposato e parzialmente scremato per affioramento.

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