Lo show è strutturato come una vera e propria convention di partito, un monologo dai contorni assolutamente politici e facilmente intuibili fin dal titolo. «Come la migliore tradizione italiana insegna, il movimento nasce dalla televisione per diventare qualcosa di reale. Se il proprietario delle televisioni private è diventato premier e uno dei più grandi comici capo di uno dei movimenti più importanti, perché Gene Gnocchi non dovrebbe potersi candidare alla carica di presidente?». 

Un curioso e divertente spettacolo dedicato alla politica italiana, nel segno ovviamente della parodia. Il riferimento alla politica attuale è facilmente intuibile già dalla locandina, che si presenta con il simbolo e lo slogan ad effetto. Così Gnocchi racconterà la «Leopolda dei poveri», la sua.   

Uno show politicamente scorretto che si trasforma in un vero movimento. E quindi, coerentemente, il biglietto di ingresso darà diritto al ricevimento della tessera del partito e sarà possibile acquistare i gadget elettorali.