La via dei mulini a Lozzo di Cadore

Dati itinerario Periodo consigliato Estate Telefono+39 0435 76023
Ogni percorso ha proprie caratteristiche naturalistiche e presenta difficoltà variabili che vanno considerate con attenzione. L'itinerario si percorre a piedi, indossare abbigliamento comodo e scarpe da trekking

La roggia dei mulini è situata lungo il rio Rin e fino alla metà del XX secolo rappresentava il fulcro produttivo di Lozzo di Cadore. Immerso tra boschi secolari e incastonato tra le cime delle Dolomiti, nell'alta vallata del fiume Piave in provincia di Belluno, il paese da sempre è un luogo ricco d'attività artigianali.

Lungo il corso d'acqua del Rin un tempo esistevano dieci ruote da mulino da grani, una sega da legname, un follo da panni di lana, sedici "telari" da tela e cinque mole, oggi rappresenta uno degli esempi più interessanti d'archeologia industriale in tutto il territorio cadorino, a testimonianza delle attività preindustriali legate allo sfruttamento dell'acqua, sia come forza motrice che come mezzo di trasporto.

Una passeggiata molto caratteristica raggiunge alcuni mulini antichi, il mulino Del Favero, che probabilmente esisteva già nel 1700, il mulino Da Pra, il mulino Calligaro, già presente nel catasto del 1830 e il mulino oggi detto "dei Pinza" citato in un documento del 1846. 


Tra i tanti itinerari che si possono percorrere in questa zona, c’è inoltre il suggestivo sentiero botanico Tita Poa che percorre il bosco sovrastante la strada che porta verso il "Pian dei Buoi", altopiano a circa 1800 metri di quota ai piedi del Gruppo delle Marmarole.