Con la riapertura dei musei, torna “L’anima delle cose. Riti e corredi dalla necropoli romana di Opitergium”, la mostra organizzata da Oderzo Cultura presso il Museo Archeologico Eno Bellis.
La proroga è prevista fino al 31 ottobre 2021. Saranno esposti al pubblico alcuni tra i corredi più belli e significativi rinvenuti grazie alle indagini archeologiche che dagli anni ‘80 hanno interessato il centro di Oderzo. "L'anima delle cose" si riferisce infatti alle sepolture di personaggi vissuti in epoca romana dal I al VI secolo.
Phoebe, ad esempio, è una degli abitanti della romana Opitergium, di cui la mostra saprà risvegliare la memoria. Il suo ricordo riemerge nelle parole scolpite nella stele a lei dedicata risalente al I secolo d.C., che conserva i volti di tre personaggi, due donne e un uomo, sullo sfondo di una grande conchiglia.
Ma non solo, il bellissimo cavallino in terracotta, dotato di ruote per il traino, rinvenuto in una tomba di fine II-III secolo d.C., narra di un bambino e dei suoi giochi infantili.
La mostra è visitabile dal Venerdì alla Domenica dalle 14.30 alle 19.00.
