Foto credits: Museo del Vetro di Murano

Perle di vetro veneziane


Foto credits Marco Contessa

A dicembre 2020 l’arte delle perle di vetro è diventata Patrimonio immateriale dell’Unesco. Una candidatura italo-francese avanzata per la parte italiana dal Comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle di vetro veneziane e da quella francese dall’Association des Perliers d’art de France. 

Il dossier riconosciuto ha evidenziato la peculiarità delle diverse lavorazioni del vetro: le perle a “lume” (che prevedono l’avvolgimento di vetro fuso alla fiamma intorno a un bastoncino di metallo); le perle da “canna” (taglio e molatura di canne di vetro forate); l’infilatura delle “conterie”, piccolissime perline di vetro, e la realizzazione in fornace di canne di vetro.

Un’arte secolare unica al mondo i cui aspetti immateriali adesso sono tutelati: il linguaggio specifico, le memorie, i gesti  e i luoghi (come la “Calle delle Conterie”, che prende il nome dalle minuscole perle di vetro). E poi ancora il forte senso di appartenenza a questo mestiere artistico e l’attenzione per l’innovazione e per il riutilizzo dei materiali come mezzo per stimolare la creatività e promuovere uno sviluppo durevole.

Per Venezia si tratta della prima iscrizione di un elemento immateriale nella Lista Unesco: un riconoscimento a una nobile e sapiente arte che da secoli caratterizza la storia della città.

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Museo del Vetro di Murano