Lago di Santa Croce

Il Lago di Santa Croce, secondo bacino per ampiezza del Veneto, meglio conosciuto come il “lago del vento”. Sì, perché qui le correnti termiche pomeridiane fanno la gioia dei tanti appassionati che lo hanno eletto a palestra di sport come windsurf e kitesurf, mentre i monti dell’Alpago e del Nevegal si specchiano vanitosi nelle sue splendide acque verde azzurre. 

Il bacino turistico del lago di Santa Croce, lago nato da una frana che ha deviato il corso del Fiume Piave, risulta di estremo interesse per tutti coloro che desiderano abbinare la vacanza in montagna alla pratica sportiva: vela, windsurf e kitesurf, pesca sportiva, maneggi e l'indimenticabile esperienza di volo lanciandosi col parapendio dalla cima Dolada sull'Alpago.

Tanti anche gli itinerari da percorrere a piedi, come quello che conduce all’Oasi di Sbarai, una vasta zona umida di circa trenta ettari dove abbondano canneti, salici e pioppi. E che è diventata habitat di molte specie di uccelli come il Tuffetto, la Pavoncella, la Cannaiola, l’Airone cenerino.

I paesi e i villaggi che costeggiano il lago conservano ancora alcuni esempi di tipiche architetture di case a gradoni, con coperture in lastre di pietra, paglia e cannette palustri.

L'intera conca offre lo spunto per numerose visite culturali tra cui il Museo di Storia Naturale a Chies. Mentre nel Pian del Cansiglio si trovano i villaggi cimbri, il Giardino Botanico Alpino "G. Lorenzoni", il Museo Ecologico Zanardo e il Museo Etnografico Cimbri "E. Servadei".

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