Il cubo nero di Dainese

Architettura contemporanea


Le Bolle Nardini di MassimilianoFuksas

L'architettura ha il potere di plasmare lo spazio, di farci sentire a nostro agio nella realtà moderna e di rispondere al nostro bisogno di "valori estetici" anche nella vita quotidiana.

Consapevole del ruolo fondamentale giocato dalle opere degli architetti di qualità sul piano sociale e culturale, la Regione del Veneto ha voluto scegliere quattro esempi di recente realizzazione che, certamente, non sono esaustivi di una realtà diffusa, ma che ben rappresentano le potenzialità dell'architettura contemporanea. 

Il primo progetto è il Centro di comunicazione FABRICA realizzato per il gruppo Benetton da Tadao Ando, l'architetto-falegname-boxeur, a Catene di Villorba (TV).

Qui la nuova architettura si fonde con la villa seicentesca preesistente, dando vita a un'opera nuova, che ammicca all'architettura romana classica e in cui il tempo sembra non esistere più.

Il rigore ascetico di Fabrica lascia il posto alla forza del "Cubo Nero", centro logistico e magazzino automatizzato di Dainese a Vicenza, che chiaramente rimanda nei colori, nelle forme e nella funzione a dettagli del prodotto: le tute da motociclista.
Di ben altro impatto il progetto di Massimiliano Fuksas per Nardini a Bassano del Grappa, in cui l'architetto ha voluto contrapporre alle bolle vitree dei laboratori, sospese sullo specchio d'acqua, la pesante corposità dell'auditorium ipogeo.

E infine il progetto a commemorazione delle vittime dell'undici settembre; una sorta di libro della storia in cui Daniel Libeskind ha incastonato una delle travi d'acciaio, crollate e bruciate durante la tragedia, a memoria e monito per le generazioni future.